Sono trascorsi quasi cinquant’anni da quando Eric Schopler, fondatore del Programma TEACCH, insieme a Robert Reichler, in un articolo del 1971, proponevano per i genitori dei bambini con autismo un ruolo centrale nel trattamento. Avevano parlato in modo esplicito di genitori come “coterapisti”, intendendo con cioÌ€ non tanto affermare che i genitori potevano sostituirsi ai terapisti, quanto piuttosto che all’interno del loro ruolo di educatori naturali, se opportunamente formati e guidati, potevano rivestire un ruolo centrale nel trattamento. Da quell’intuizione eÌ€ derivata negli anni un’attenzione sempre crescente al coinvolgimento dei genitori nel trattamento dell’autismo. Inizialmente, questa attenzione eÌ€ stata favorita, anche nel nostro paese, dall’affermarsi, nell’ultima decade del secolo scorso, del modello psicoeducativo che ha avuto tra i suoi protagonisti, Theo Peeters, pedagogista belga recentemente scomparso alla cui memoria vogliamo dedicare questo convegno.
La giornata avrà come tema centrale la presentazione di metodologie ed esperienze che hanno messo al centro del trattamento il ruolo dei genitori.